Il 24 ottobre si celebra la Giornata Missionaria Mondiale che consacra ottobre a mese missionario per eccellenza
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La Giornata Missionaria Mondiale celebra l’attività missionaria della Chiesa universale e promuove il sostegno di progetti di solidarietà e sostegno in tutto il mondo. Il motore di questa ricorrenza è dunque la solidarietà, in tutte le sue forme e declinazioni, e coinvolge nelle iniziative catechisti, seminari che formano i nuovi sacerdoti soprattutto nelle zone di maggior povertà e degrado, organizzazioni che prestano sostegno e soccorso sanitario e umanitario per i bambini e i più bisognosi.
Questa giornata non fa che riconfermare ottobre mese missionario. La coscienza missionaria della Chiesa ha radici profonde. Pensiamo a San Paolo di Tarso, che fu il più importante missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani, ma anche a molti altri che si fecero portatori della parola di Dio presso popolazioni lontane e spesso ostili.
Nel corso dei secoli molte sono le iniziative umanitarie, sanitarie ed economiche promosse e organizzate da missionari religiosi e laici, per portare un contributo significativo nelle zone meno fortunate del mondo. Abbiamo già parlato in passato di alcune di esse, come per esempio l’Operazione Mato Grosso, che si occupa dell’educazione dei giovani attraverso il servizio e la missione in diverse parti del mondo.
Operazione Mato Grosso: l’avventura di giovani ragazzi che portò ad un progetto di grande valore
L’Operazione Mato Grosso aiuta comunità di tutto il mondo attraverso i suoi giovani volontari…
Dagli anni ’60 del ‘900 quello che era un anelito occasionale che si concretizzava in interventi episodici e senza regole precise si è coordinato ed è stato definito secondo criteri codificati e una rete organizzativa capillare. In quest’ambito di rivalutazione e riorganizzazione dell’opera missionaria si pone la richiesta dell’Opera della Propagazione della fede italiana della proclamazione della Giornata Missionaria Mondiale.
Che cos’è la Giornata Missionaria Mondiale
La Giornata Missionaria Mondiale è stata proclamata nel 1926 da papa Pio XI. Fortemente voluta dall’Opera della Propagazione della Fede, è una celebrazione dedicata alla solidarietà missionaria e coinvolge tutta la Chiesa come strumento di carità nel mondo. Dal 1963 ogni Giornata Missionaria Mondiale è definita da un messaggio pontificio che ne proclama gli intenti e anticipa i temi fondamentali che ne saranno protagonisti.
Viene celebrata ogni anno la penultima domenica di ottobre, dunque quest’anno cade il 24 ottobre.

Ma prima di giungere alla Giornata Missionaria Mondiale, che è il culmine dell’ottobre missionario, si snoda un percorso di spiritualità articolato in cinque settimane, ciascuna dedicata ad un tema di riflessione specifico. Vediamo quelli di quest’anno:
- 3 ottobre – Prima domenica dell’ottobre missionario: FRATELLI, per una fraternità universale in Cristo;
- 10 ottobre – Seconda settimana dell’ottobre missionario: LIBERI, uscire da noi stessi per essere liberi di donarci;
- 17 ottobre – Terza settimana dell’ottobre missionario: SERVITORI, al servizio gli uni degli altri;
- 24 ottobre – Quarta settimana dell’ottobre missionario e Giornata Mondiale Missionaria: SOLIDALI, attenti al grido del povero nella solidarietà;
- 31 ottobre – Quinta settimana dell’ottobre missionario: AMOREVOLI, inviati a essere testimoni e profeti d’amore.
Qual è il tema di quest’anno: testimoni e profeti
Quest’anno cade la 95esima Giornata Missionaria Mondiale. Il tema per l’ottobre missionario 2021 è Testimoni e Profeti, e conclude un percorso di riflessione e formazione missionaria che si è sviluppato negli ultimi due anni, con il tema del 2019, Battezzati e inviati, che prendeva in esame la vocazione missionaria come parte integrante di tutti i battezzati, e quello del 2020 Tessitori di Fraternità, incentrato sulla necessità e la volontà da parte dei missionari di vivere il progetto di Gesù come discepoli che amano come Lui ha amato.

Testimoni e Profeti è un invito a confrontarsi con il mondo in cui viviamo, un mondo stravolto e profondamente cambiato da molti eventi, dei quali la pandemia è solo l’ultimo. Proprio in un mondo sempre più complesso e difficile con cui relazionarsi, diventa necessario riconoscere il Regno di Dio, già presente e vivo, e farsene araldi e profeti per portare speranza a chi si dibatte nell’oscurità, alla stregua dei profeti biblici. Una missione di annuncio del Regno di Dio, dunque, ma anche di azione pratica e concreta per renderlo più reale e tangibile per chi ne ha più bisogno.
Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale
Come ogni anno il Papa ha scritto un messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale. Quest’anno in particolare il Pontefice ha voluto ricordare che noi tutti siamo chiamati a essere parte attiva nella missione d’amore e compassione e nel messaggio di Redenzione di Gesù.
“Tutto in Cristo ci ricorda che il mondo in cui viviamo e il suo bisogno di redenzione non gli sono estranei e ci chiama anche a sentirci parte attiva di questa missione” […] “nessuno è estraneo, nessuno può sentirsi estraneo o lontano rispetto a questo amore di compassione”.

Papa Francesco ha ricordato come l’esempio di Gesù, l’assistere alle tante guarigioni, agli atti di misericordia da Lui rivolti verso i poveri, i malati, gli esclusi, abbia animato gli apostoli di una grande gioia e di un incontenibile desiderio di fare altrettanto. Allo stesso modo i primi cristiani hanno dovuto affrontare un ambiente ostile e arduo, scontrarsi con incredulità e spesso violenza, ma questo anziché vincerli li ha resi più forti, più determinati, capaci di trasformare ogni inconveniente e ostacolo in un punto di forza nella loro missione di evangelizzazione.
Soprattutto il papa ha indicato che la via da seguire è quella della compassione, del dedicarsi al prossimo, in nome di una missione di misericordia e di speranza. “Nessuno si salva da solo”, ha rammentato il Pontefice, sottolineando che non siamo mai soli quando operiamo il bene nel nome di Gesù, e, nello stesso tempo, ricordandoci che non possiamo tenere il Signore solo per noi stessi. Ancora, ha invocato una maggiore apertura che ci renda capaci di raggiungere e abbracciare tutti.

Il Papa ha concluso il suo messaggio ringraziando i missionari e paragonando la vocazione missionaria a una storia d’amore: “Oggi Gesù ha bisogno di cuori che siano capaci di vivere la vocazione come una vera storia d’amore, che li faccia andare alle periferie del mondo e diventare messaggeri e strumenti di compassione” […] “Vivere la missione è avventurarsi a coltivare gli stessi sentimenti di Cristo Gesù e credere con Lui che chi mi sta accanto è pure mio fratello e mia sorella. Che il suo amore di compassione risvegli anche il nostro cuore e ci renda tutti discepoli missionari”.