Nel 2026 cadrà l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, ma sarà anche il culmine di quattro anni di feste e celebrazioni dedicate al poverello d’Assisi
Indice articolo
Nella notte fra il 3 e il 4 ottobre dell’anno 1226 moriva ad Assisi San Francesco, uno dei santi più amati e delle figure spirituali più influenti della storia della Chiesa. Morì nella Porziuncola, la chiesetta dove lui riconobbe la propria vocazione e presso la quale accolse Santa Chiara e i primi seguaci. Oggi essa è custodita all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli presso Assisi, uno dei luoghi sacri più importanti della cristianità. Dopo la morte di San Francesco il suo corpo venne trasportato attraverso Assisi fino a San Damiano, perché Chiara e le sue consorelle potessero piangerlo e porgergli l’ultimo saluto, e infine posto nella chiesa di San Giorgio.
Santa Chiara, la santa che abbracciò la povertà sulle orme di San Francesco
Santa Chiara seguì l’esempio di San Francesco, rinunciando a tutti…
Sulla vita di San Francesco d’Assisi, nato nel 1181, si è già raccontato molto. Dopo aver trascorso la giovinezza in cerca di avventura e successo militare, visse un profondo risveglio spirituale, che lo portò a rinunciare a una vita di lusso per abbracciare la povertà, la preghiera e il servizio agli altri. Questa scelta lo portò a fondare l’Ordine dei Frati Minori noti come Francescani, che hanno condiviso con lui i valori di umiltà, compassione e amore per tutte le creature viventi.
Ma la morte di San Francesco non ha rappresentato che l’inizio della sua profonda rivoluzione spirituale. La sua eredità e la sua influenza sulla cristianità avrebbero seguitato a stravolgere, in senso positivo, la storia della Chiesa. La forza dell’eredità di San Francesco d’Assisi è evidente in molti aspetti della società moderna. Il suo messaggio di pace e riconciliazione continua a ispirare chiunque si sforzi per risolvere i conflitti globali. La sua visione ecologica, molto prima che diventasse un argomento di attualità, lo rende un modello per la cura della Terra e di tutte le sue creature. Il suo retaggio di umiltà e amore continua a ispirare le generazioni presenti e future e per questo diventa così importante otto secoli dopo. Le celebrazioni per l’ottavo centenario della sua morte diventano così importanti. San Francesco è stato ed è un faro di speranza e umanità in un mondo mai come oggi afflitto da divisioni e conflitti. Questo anniversario è un’opportunità per riflettere sul suo retaggio duraturo e sull’ispirazione che ancora offre a milioni di persone in tutto il mondo.
Le celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi sono un evento di portata mondiale. In molti paesi si sta già onorando questo uomo straordinario attraverso una serie di eventi culturali, religiosi ed educativi. Tra il 2023 e il 2026 le occasioni di festa e riflessione per la comunità francescana e per tutti coloro che amano e sono devoti al poverello d’Assisi sono davvero tante e si intrecciano con i festeggiamenti del Giubileo del 2025, un Anno Santo eccezionale che coinvolgerà l’intera cristianità.
Quattro sono le tappe cruciali dell’esperienza secolare di San Francesco.
Si inizia nel 2023, con la celebrazione dell’ottocentenario della Regola Bollata, scritta da San Francesco per i suoi Frati Minori a Fonte Colombo, e del primo Presepe a Greccio.
Si prosegue con l’ottocentesimo anniversario della stimmatizzazione a La Verna nel 2024 e con l’anniversario della stesura del Cantico delle creature di San Francesco nel 2025, che coinciderà con il Giubileo.
Infine, nel 2026 ricorderemo l’ottavo centenario della morte di San Francesco, il suo passaggio alla vita eterna, la fine della sua vita terrena e l’inizio di un’eredità duratura di fede, umanità e compassione.
Il presepe di Greccio: il presepe di San Francesco
Qual è la storia del presepe? Da dove viene questa tradizione che ogni anno viviamo? Ecco la storia…
2023: la Regola francescana compie 800 anni
Il 2023 segna l’ottavo centenario della Regola Francescana, un documento cruciale scritto da San Francesco per guidare i suoi seguaci nell’ideale di povertà, umiltà e servizio da lui promosso. La Regola di San Francesco rappresenta un documento di importanza fondamentale per l’Ordine Francescano, una guida spirituale e pratica che ancora oggi guida e ispira frati e suore che hanno scelto di seguire i passi e gli insegnamenti di San Francesco d’Assisi, vivendo una vita di semplicità, devozione e servizio agli altri.
Della Regola esistono diverse versioni: il Propositum o Prima Regola, il primo tentativo di San Francesco di delineare l’ideale di vita per i suoi seguaci; la Regola non Bollata, in cui San Francesco cercò di definire in modo più dettagliato gli aspetti pratici dell’Ordine francescano; la Regola Bollata, approvata dal Papa Onorio III il 29 novembre 1223, che fissava i valori di povertà, umiltà e servizio che i Frati Minori avrebbero dovuto seguire ed esprimeva chiaramente l’orientamento spirituale e l’identità dell’Ordine Francescano.
Oltre a mostre d’arte ed eventi culturali, in occasione dell’ottavo centenario della Regola francescana è stata resa pubblica anche la copia digitale della bolla di approvazione della Regola, il cui originale è custodito nel Sacro Convento di Assisi.
Il 2023 cade anche l’anniversario dell’indimenticabile Natale di Greccio, in cui nel Natale 1223 San Francesco creò il primo Presepe vivente, portando la storia della nascita di Gesù in un contesto tangibile e accessibile a tutti. A Greccio, proprio nella grotta in cui san Francesco realizzò il primo Presepe, Papa Francesco ha firmato nel 2019 la Lettera apostolica Admirabile signum, che tratta proprio del significato e del valore del Presepe come celebrazione della Natività di Cristo. Dove venne posta la mangiatoia è stato consacrato come altare, sopra al quale un affresco rappresenta il Natale di Betlemme e il Natale di Greccio posti in sequenza, e tutto intorno è stata costruita una chiesa dedicata a San Francesco.
2024: ottavo centenario delle stimmate di San Francesco
Il 2024 rappresenta un anno significativo per la spiritualità francescana in quanto segna l’ottavo centenario delle Stimmate di San Francesco d’Assisi, che la Chiesa celebra ogni anno il 17 settembre con la Festa delle Stimmate di San Francesco. Questo evento straordinario, avvenuto nel 1224, è uno dei momenti più emblematici della vita di San Francesco e della sua profonda unione con la Passione di Cristo. Mentre meditava e pregava sul Monte Verna, Francesco implorò di poter provare almeno un po’ dell’amore e del dolore che Gesù Cristo patì durante la Passione e la morte. La sua supplica venne accolta e il 14 settembre, Festa dell’esaltazione della Croce, le piaghe della Crocifissione apparvero sul suo corpo.
2025: 800 anni del Cantico delle Creature
Francesco compose il suo Cantico delle creature, o Cantico di Frate Sole, intorno al 1225. Si tratta di uno dei testi più antichi della letteratura italiana, un poema che celebra la creazione e la natura come espressione della bellezza divina e dell’amore di Dio, ma anche una preghiera, che esprime l’amore per il creato come amore per Dio, oltre al rispetto per la natura e per gli animali, idee assolutamente rivoluzionarie per l’epoca.
Nel 2025, il Cantico di San Francesco festeggerà 800 anni dalla sua creazione, un anniversario significativo per i fedeli di San Francesco e per coloro che apprezzano la poesia e la spiritualità. Questo anniversario verrà commemorato con eventi religiosi, conferenze, mostre d’arte, performance musicali, letture pubbliche del Cantico e molto altro.
Sarà un’opportunità per riflettere sul messaggio di San Francesco, sulla responsabilità dell’umanità verso la natura e sull’importanza di custodire e proteggere il creato. Inoltre, potrebbe essere un momento per promuovere l’ecologia e la sostenibilità, temi centrali nel Cantico delle Creature, in un mondo alle prese con troppe sfide ambientali.
Il cantico delle creature di San Francesco
San Francesco d’Assisi è uno dei santi più amati e venerati dalla Chiesa cattolica. Vicino ai poveri…
2026: ottavo centenario della morte di San Francesco
Il 2026 concluderà le celebrazioni in onore degli 800 anni di San Francesco d’Assisi con il ricordo della sua morte. Lo stile di vita umile di questo Santo così speciale, la sua dedizione alla povertà, il suo amore per la natura e il suo profondo legame con Dio si riconfermano nella profonda eredità spirituale e duratura attraverso i secoli.
Come abbiamo ricordato, San Francesco morì il 3 ottobre 1226. Così aveva scritto nel suo Cantico delle creature, riguardo la morte:
Laudato sii, o mio Signore, per nostra sora Morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può scampare. Guai a quelli che morranno nel peccato mortale. Beati quelli che si troveranno nella tua volontà poiché loro la morte non farà alcun male.
Le celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di San Francesco includeranno eventi religiosi speciali, pellegrinaggi verso luoghi significativi legati alla sua vita, Assisi in primis, mostre storiche, conferenze, concerti e molte manifestazioni culturali. Sarà anche un’opportunità per riflettere sulla sua eredità e su come il suo messaggio di amore, umiltà e cura per la creazione sia ancora rilevante oggi, specialmente nell’ambito della conservazione dell’ambiente.