Le devozioni sono una pratica religiosa in cui il fedele si rivolge a Dio, alla Madonna, a un Santo, fatte di amore spirituale e di fervida preghiera.
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Ai tempi dell’antica civiltà romana poteva capitare che, in situazioni di estrema gravità, un comandante decidesse di sacrificare la propria vita per garantire la vittoria al proprio schieramento e la salvezza dei suoi uomini. Per farlo, pronunciava un voto agli dei degli inferi, con il quale si impegnava a offrire loro se stesso e l’esercito nemico. Questi atti prendevano il nome di devozioni, dal latino deuouere, “fare un voto”.
La devozione può dunque riassumersi in un atto d’amore e fiducia pronunciato dall’uomo verso Dio.
In ambito cristiano non si tratta necessariamente di un sacrificio estremo, con cui il fedele offre la propria vita, ma di una pratica religiosa rivolta a Dio, alla Madonna, a un Santo, fatta di amore spirituale e di fervida preghiera.
Le devozioni diventa anzi una forma di preghiera vera e propria, ulteriore e facoltativa, rispetto alla Liturgia ufficiale e a quella delle Ore, ma che si sono diffuse nel tempo in svariate declinazioni, dando vita a celebrazioni e momenti di preghiera ormai entrati nella vita di ogni cristiano. Pensiamo alla recita del Rosario, alla Via Crucis, all’Angelus, ma anche alle processioni, ai percorsi di preghiera e meditazione spirituale, come i Sacri Monti, cammini devozionali attraverso scenari sacri che offrivano ai pellegrini del Quattrocento un’alternativa meno dispendiosa e più attuabile del pellegrinaggio in Terra Santa.
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Le pratiche devozionali sono un modo in cui la Chiesa celebra ogni giorno dell’anno con solennità e fervore, rivolgendo la propria attenzione e il proprio amore ora a un santo, ora a un altro, ora a una particolare caratteristica di Maria o di Gesù. Sebbene in alcuni casi le pratiche devozionali abbiano assunto nel tempo una dimensione anche folkloristica, sarebbe profondamente sbagliato limitare l’importanza di questo fenomeno solo a feste pittoresche e processioni popolari. Anzi, le feste popolari dedicate ai Santi, a Gesù e alla Madonna, così come le festività principali, come Natale e Pasqua, rischiano di far dimenticare il vero spirito devozionale e ascetico in cui sono nate, soverchiato dal consumismo e da una cultura dell’apparire che depaupera queste occasioni della loro solennità. Si tratta invece di celebrazioni strettamente legate alla storia e all’evoluzione sociale delle comunità in cui si sviluppano, nate per arricchire la vita spirituale di chi le celebra, per rendere ogni giorno, ogni mese, speciale e gradito a Dio.
Vediamone alcune, suddivise per mesi.
Gennaio
Il mese di gennaio è dedicato a Gesù Bambino e in particolare al Santissimo Nome di Gesù. Otto giorni dopo Natale si onora la devozione del Santissimo Nome di Gesù, per festeggiare il giorno in cui San Giuseppe lo fece circoncidere e gli fece assegnare il nome. Questo culto devozionale è stato celebrato fin dalle origini della Chiesa. Infatti sembra che già i santi Pietro e Paolo contribuirono alla sua diffusione, e successivamente, in epoca medievale, San Francesco d’Assisi ne fu un propugnatore. San Bernardino e i suoi confratelli fecero in modo che divenisse una festa liturgica. La devozione del Santissimo Nome di Gesù è incentrata sul potere del nome di Gesù, difesa e ornamento per i fedeli, protezione contro il male e prezioso talismano contro i demoni, le malattie e le infermità. Gesù avrebbe rivelato a Suor Saint-Pierre, carmelitana di Tour, l’Apostola della Riparazione, la devozione al Santo Nome di Gesù, da recitarsi in questa occasione per offrire il proprio amore incondizionato a Gesù:
Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato
il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo – eppure incomprensibile – Nome di Dio
in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio.
Per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare. Amen
Febbraio
Il mese di febbraio è dedicato allo Spirito Santo, la terza persona della Santissima Trinità. Lo Spirito Santo è Dio, e, nello stesso tempo, il dono d’amore che Dio riserva ai suoi figli devoti. Discende sui credenti come una fiamma ardente e rende le loro parole alate, in modo che possano giungere al Padre. Febbraio dedica le sue devozioni anche alla Sacra Famiglia, la famiglia per eccellenza, quella composta da Gesù, Giuseppe e Maria. Le preghiere e le litanie sono tutte dedicate a questo perfetto esempio di Amore e Fede, al quale tutti dovrebbero guardare per vivere in serenità e pienezza. Le devozioni alla Sacra Famiglia esprimono la volontà di fare ciò che piace a Gesù, Maria e Giuseppe e evitare ciò che possa dispiacere loro.
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Marzo
Il mese di marzo è consacrato alla devozione a San Giuseppe, che viene festeggiato il 19 marzo. San Giuseppe è l’esempio di padre buono e amorevole per eccellenza, di marito fedele e premuroso, ma anche di umile servitore della volontà divina, in quanto accettò il suo ruolo di marito di Maria e padre putativo di Gesù senza mettere in discussione il disegno di Dio. San Giuseppe è molto onorato dalla Chiesa cattolica e gode di un ruolo di tutto rilievo in molte preghiere del Rito romano.
È anche protagonista di molte pratiche devozionali, come la “pratica dei Sette dolori e allegrezze di san Giuseppe”, oltre che di molte Litanie, come il Cingolo o Cordone di San Giuseppe, la Coroncina di San Giuseppe, lo Scapolare di San Giuseppe, il Sacro Manto, la Novena perpetua, la Corona Perpetua, la Corte Perpetua. A lui ci si rivolge per domandare grazie e intercessioni.
Aprile
Le devozioni di aprile si rivolgono all’Eucaristia, al Divino Spirito Santo e alla Divina Misericordia. L’Eucarestia simboleggia il sacrificio di Gesù, che si rinnova a ogni messa, e del Suo essere disceso su coloro che amava per proteggerli e guidarli dopo la Sua morte. L’Eucarestia racchiude in sé tutto l’amore di Gesù, in tutte le sue forme: crocifisso, unitivo, adorante, contemplativo, orante, inebriante. Riservare tempo e attenzione a queste devozioni porta al conseguimento di molte grazie e a un senso di vicinanza all’amore di Dio impagabile. Gesù dettò a Santa Faustina Kowalska la Coroncina alla Divina Misericordia nel 1935, promettendo che chi avrebbe recitato questa preghiera avrebbe avuto la certezza di morire in pace e nella grazia, e di far morire serenamente coloro i quali l’avrebbero ascoltata dalle loro labbra in punto di morte. Questa devozione garantisce il perdono anche ai peccatori più incalliti e recidivi, mostrando l’immensità della misericordia di Gesù.
Maggio
Mese dedicato a Maria, Madre di Gesù, beata fra le donne e tra le madri. Maria è un simbolo e un modello per tutte le donne, di sacrificio, di umiltà, di immenso amore. Ovunque andrete potrete trovare statue della Madonna in tutta la sua grazia. A maggio Maria è protagonista di molte feste: 13 maggio Nostra Signora di Fatima, 31 maggio Visitazione, festa della mamma. Con le devozioni a Maria ci si rivolge a lei come intermediaria tra l’uomo e Dio, portavoce dolcissima e amorevole degli affanni dell’umanità, ricettacolo di sogni, desideri, speranze. In questo Maria è la sola a poter riavvicinare chi si è perduto a Dio, accogliendo le preghiere e il pentimento ed elevandolo al cielo con la forza del suo amore.
Giugno
La Grande Promessa fatta da Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque nel 1620 diede inizio alla devozione dal Sacro Cuore di Gesù, che vede giugno come il suo mese di riferimento. Gesù avrebbe detto alla Santa:
“Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno.”
La devozione al Sacro Cuore di Gesù si rivolge dunque a Gesù misericordioso, proteso verso gli uomini, disposto a perdonare i loro peccati, le loro debolezze. La devozione al Sacro Cuore di Gesù protegge dal male e purifica il cuore di ogni peccatore. Litanie e preghiere celebrano questa devozione, oltre all’osservanza delle tre regole imposte da Gesù alla Santa con la Grande Promessa:
- Accostarsi alla Comunione in grazia di Dio: Se si è in peccato mortale, è necessaria la confessione.
- La devozione va protratta per nove mesi consecutivi. Per chi tralascia anche una sola comunione, deve ricominciare da capo.
- La pia pratica si può iniziare al primo venerdì di un mese qualsiasi.
Il Sacro Cuore di Gesù garantisce che nessuno di coloro che hanno fatto bene i Nove Primi Venerdì morrà in peccato mortale.
Luglio
Mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore, vera salvezza del mondo, simbolo del sacrificio compiuto da Gesù per mondare l’umanità da tutti i peccati. La prima domenica del mese è consacrata al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore, che va onorato mostrando pentimento, temperanza, moderazione nelle passioni, per dimostrare di essere degni del sacrificio di Gesù e dell’immenso potere salvifico del suo Sangue. Questa festa, per certi versi il coronamento del mese del Santo Cuore appena concluso (giugno), fu istituita da Papa Pio IX.
Agosto
Il mese di agosto è dedicato a Dio Padre, al quale non è dedicata una festa nell’arco dell’anno liturgico.
Fu tramite madre Eugenia Elisabetta Ravasio (1907-1990) che il Padre chiese l’istituzione di una festa in Suo onore. In questo mese ci si dovrebbe rivolgere a Dio Padre rinnovando la propria volontà di affidarsi completamente a Lui, consacrando se stessi al Suo volere e invocando la Grazia per sé e chi si ama.
Settembre
Settembre è il mese dedicato agli angeli, messaggeri tra Dio e gli uomini, custodi e guide in ogni passo, in ogni giorno. Ad essi ci si rivolge invocando protezione e aiuto, perché veglino su di noi e ci diano la forza di credere e amare Dio con tutta la forza di cui siamo capaci.
Ottobre
Il mese di ottobre è dedicato al Santo Rosario. La recita del Rosario è da sempre connessa alla promessa di ottenere un’indulgenza, plenaria o parziale. Recitare il Rosaio permette di ottenere grazie e consolazioni grazie all’intercessione di Maria Vergine. Lo stesso nome rosario deriva da “corona di rose”. La rosa è il fiore simbolo di Maria. Infatti nel Medioevo si decoravano le statue di Maria con corone di rose come segno di amore e devozione. Da queste corone nacque la corona del Rosario, utilizzata per pregare e meditare. Furono i Cistercensi nel XIII secolo a contribuire alle devozioni alla Vergine con le preghiere da recitare utilizzando il Rosario. Nel 1571, in occasione della battaglia di Lepanto, papa Pio V invitò tutti i cristiani a pregare col Rosario per invocare la vittoria dei cristiani contro gli ottomani. Da questa vittoria avrà origine la festa della Madonna della Vittoria, successivamente festa della Madonna del Rosario (7 ottobre).
Altri devoti e beati come Alano della Rupe, San Luigi Maria Grignion de Montfort e beato Bartolo Longo diedero vigore alla devozione, così come, in tempi più recenti, le apparizioni di Maria a Lourdes e a Fatima.
Il Santo Rosario è la preghiera più efficacie contro Satana.
Ottobre: il mese del Santo Rosario
Che cosa lega il mese autunnale con quella che è forse la forma devozionale più importante e diffusa al mondo…
Novembre
Novembre è il mese dedicato alle Anime dei defunti, al loro ricordo. La devozione si manifesta con azioni di suffragio per i cari defunti, ma anche per i defunti in genere, e con una meditazione profonda sulla caducità della vita umana, sulla sua fragilità di fronte a Dio. Le preghiere recitate nell’ambito di questa devozione non solo permettono di accedere a indulgenze plenarie, ma contribuiscono anche a purificare le anime dei defunti, a salvarle dal Purgatorio.
Dicembre
Il mese di dicembre è naturalmente incentrato sulla preparazione del Natale, che celebra la nascita di Gesù, ma anche all’Immacolata Concezione di Maria, nata senza peccato, pura e unica tra le donne. Le settimane dell’Avvento rappresentano per i cristiani uno dei periodi di maggior meditazione spirituale, in vista del rinnovarsi della nascita del Salvatore, e offre numerose occasioni di preghiera comune con la famiglia e gli altri fedeli.