L’Operazione Mato Grosso aiuta comunità di tutto il mondo attraverso i suoi giovani volontari. E in alcune realtà legate ad essa, nascono bellissime opere d’arte sacra.
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Un movimento di giovani missionari che si dedicano agli altri, un’associazione di volontariato che permette a comunità in difficoltà di risollevarsi e migliorare la propria qualità di vita. Questa è l’Operazione Mato Grosso. I gruppi dell’OMG si occupano dell’educazione dei giovani attraverso il servizio e la missione in diverse parti del mondo. Spesso le missioni dell’OMG hanno portato grandi cambiamenti e rinnovamenti sia per i volontari che per le comunità aiutate. In alcuni casi, sono nate vere e proprie realtà lavorative che hanno permesso a diversi giovani di costruirsi un futuro dove non sembrava possibile.
La storia dell’Operazione Mato Grosso
L’OMG nasce ufficialmente nel 1967, con la prima missione in Brasile. Padre Ugo de Censi, animatore degli oratori dell’Emilia Romagna e della Lombardia, aveva notato che nei suoi giovani il bisogno di un’occasione per mettere all’opera la loro Fede. Grazie alla collaborazione dell’amico Padre Pedro, missionario in Brasile, un primo gruppo di ragazzi quell’anno si recò nel Mato Grosso. Da lì iniziò tutto. Inizialmente erano i sacerdoti a invitare i giovani per far crescere il progetto, ma ben presto i giovani stessi vollero diventare protagonisti. Oggi l’Operazione Mato Grosso ha più di 50 anni di storia ed è presente in oltre 60 comunità in Perù, 17 in Ecuador, 10 in Bolivia e 12 in Brasile.
Le attività nelle missioni
I giovani volontari dell’OMG si formano con percorsi educativi in Italia per poi partire e mettersi a servizio nelle comunità che ne hanno bisogno. Il loro lavoro è gratuito e reso possibile dalla rete di sostenitori che si sono fatti vicini a questa realtà durante gli anni. In missione, le attività svolte sono numerose; ecco i principali ambiti in cui i volontari si adoperano:
- educativo (scuole, istruzione, formazione, aggiornamento professionale, volontariato);
- religioso (catechesi, oratorio, ritiri spirituali, sacramenti, seminario);
- assistenza e sviluppo (costruzione di case per gli anziani);
- sviluppo infrastrutture (irrigazione, acque potabili, strade, centraline idroelettriche, scuole);
- lavorativo (laboratori di falegnameria, meccanica, elettrotecnica, idraulica);
- arte (laboratori di restauro, arte vetraria, arte scultorea in legno e in pietra, tessuti, tappeti e vestiario in alpaca, cooperative);
- sanitario (ospedali, poste sanitarie nei villaggi più remoti, trasporto ammalati, gestione lungo degenti, distribuzione medicinali);
- sanitario assistenziale (case di riposo per anziani non autosufficienti, case di permanenza per disabili non autosufficienti, case per minori abbandonati, asili);
- turismo (rifugi, scuola delle guide di alta montagna, trekking e mountain bike);
- archeologia (progetti di scavo e valorizzazione siti archeologici);
- agricoltura (sviluppo di nuove sementi e fertilizzanti);
- pastorizia (allevamento di bovini per produzione lattiero casearia);
Artesanos don Bosco: la scuola e la cooperativa in Perù
Le comunità andine di Chacas e Llamellin sono realtà dove l’Operazione Mato Grosso ha avuto un ruolo importante. Qui, grazie all’OMG, è nata una scuola di falegnameria, che ha permesso ai giovani del luogo di imparare il mestiere del falegname, per produrre mobili, opere di arte sacra e altri oggetti in legno. Al termine del percorso di formazione, ciascuno studente riceve una cassetta con gli attrezzi che gli permetteranno di esercitare la professione. Tanti degli studenti della scuola decidono di lavorare per la cooperativa Artesanos don Bosco, creata proprio per dare loro un’opportunità di costruirsi una vita nelle terre dove sono nati. Ora tanti di questi giovani possono permettersi di avere una famiglia e vivere del loro lavoro. Anche il resto della zona ha risentito positivamente di questo: le strade sono ben mantenute per il trasporto dei materiali e dei prodotti; la popolazione ritorna ad amare la terra che prima sembrava solamente difficile da coltivare.
La Storia di Don Bosco
Tra tutti i santi e beati venerati dalla chiesa cattolica, Don Bosco occupa un posto davvero speciale. Fondatore dei Salesiani e delle Figlie…
Le opere di Mato Grosso su Holyart
Gli scultori di Artesanos don Bosco producono, completamente a mano, dei bellissimi bassorilievi religiosi e crocifissi in legno disponibili su Holyart. Il legno utilizzato arriva da Lima: viene portato sulle Ande, dove si trovano i laboratori, tra i 2800 e i 3600 metri di altitudine. Il materiale viene lasciato stagionare per uno o più anni, in base allo spessore. Quando l’umidità si abbassa introno al 12-13%, il legno è pronto per la lavorazione. L’unico momento in cui vengono utilizzati macchinari è quello del taglio. I disegnatori riportano le immagini sulla tavola di legno e gli scultori si occupano di far emergere dal blocco di legno l’immagine sacra, prima abbozzandola, poi rifinendo con minuzia i dettagli. Con sgorbia, martello e scalpello definiscono le figure; poi, per le opere che lo prevedono, si passa alla colorazione a olio. Spesso, alla fine, l’artista firma l’opera sul retro, con il proprio nome e il luogo dove l’opera è nata: ogni pezzo porta il segno personale di chi l’ha realizzata.