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Senza Cresima si è cristiani a metà

Senza Cresima si è cristiani a metà

Insieme al Battesimo e alla Prima Comunione, la Cresima è un sacramento dell’iniziazione cristiana che sancisce il compimento del cammino e della formazione del fedele.

La Cresima o Confermazione rappresenta un passo fondamentale nella vita di ogni giovane cristiano. Infatti, la Cresima è il sacramento che conferma l’impegno di fede assunto al momento del Battesimo, impegno che, vista la giovane età in cui di solito questo primo sacramento avviene, richiede un atto pienamente consapevole per avere la sua piena consacrazione. Il nome stesso della Cresima, che in realtà si chiama Confermazione, dal latino confirmare, e cioè “rendere stabile”, “rafforzare”, esprime l’importanza di questo passo nella crescita del fedele, nella sua piena presa di coscienza. Il Battesimo, purificando dal Peccato originale, rende il battezzato un nuovo membro del corpo della Chiesa, ma senza il sacramento della Cresima questa iniziazione resta incompiuta, si è “Cristiani a metà”, come ha affermato Papa Francesco nell’udienza generale del 29 gennaio 2014.

I sacramenti dell’iniziazione cristiana

Ma quali sono i sacramenti che segnano il cammino e la crescita del cristiano? Battesimo, Confermazione ed Eucaristia rappresentano insieme i cosiddetti “sacramenti dell’iniziazione cristiana”. Non a caso alle origini della Chiesa Battesimo e Cresima e prima Comunione si celebravano tutti insieme, solitamente a Pasqua, e rappresentavano il compimento del cammino e della formazione del catecumeno, che durava alcuni anni. Questi tre sacramenti insieme esprimono tutto il potere salvifico di cui Dio ha fatto dono ai suoi figli: il battesimo rende il fedele parte della Chiesa; l’Eucaristia lo nutre con il corpo di Cristo, accompagnandolo nel suo viaggio umano e religioso, nella promessa della Salvezza eterna; la Cresima sancisce la discesa dello Spirito Santo sul fedele e conferma il suo impegno nella fede e in Cristo. Tre passaggi imprescindibili, dunque, in cui l’Eucarestia permane come una costante, sostenendo il cristiano in ogni momento, mentre Battesimo e Confermazione rimangono momenti unici, fondamentali, irripetibili.

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Il significato della Cresima

Il sacramento della Confermazione, in particolare, rappresenta un passaggio quasi iniziatico, un momento di crescita spirituale e umana destinato a mutare radicalmente il ruolo del cristiano nell’ambito della Chiesa. Attraverso la Confermazione, Dio infonde nel fedele lo Spirito Santo, e gli conferisce i sette doni che da sempre sono ad Esso associati: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timore di Dio.

Sono questi i doni che rendono chi li riceve un perfetto cristiano, un cristiano completo, in grado di servire Dio, di adorarlo e vivere secondo la sua volontà. Lo Spirito Santo assegna a chi Lo accoglie nel proprio cuore, grazie alla Cresima, la facoltà di agire come se Gesù stesso albergasse in lui o lei, non solo nel dialogo interiore e nel proprio cammino di fede, ma anche nella vita in comune, nel relazionarsi agli altri con pietà, misericordia, perdono, amore. Dunque è solo con la santa Cresima che accogliamo pienamente lo Spirito Santo, in un modo non dissimile da quello con cui Maria e i discepoli accolsero la Pentecoste, come una fiamma ardente che scende su di noi, e attraverso questo accettiamo Gesù, lo accogliamo in noi, perché viva attraverso le nostre azioni, ci renda più vicini e più simili a Lui.

Jacopo Vignali Pentecoste

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Il rito della Cresima

Dice Papa Francesco: “Quando accogliamo lo Spirito Santo nel nostro cuore e lo lasciamo agire, Cristo stesso si rende presente in noi e prende forma nella nostra vita; attraverso di noi, sarà Lui lo stesso Cristo a pregare, a perdonare, a infondere speranza e consolazione, a servire i fratelli, a farsi vicino ai bisognosi e agli ultimi, a creare comunione, a seminare pace”.

Anche il nome dato comunemente alla Confermazione, ovvero Cresima, richiama la rilevanza e il ruolo di Gesù in questo sacramento. Cresima ha la stessa origine della parola “Cristo”, ovvero la parola greca “crisma”, “unzione”.

Durante la celebrazione della Cresima noi veniamo unti con il Sacro Crisma, l’olio misto a balsamo consacrato dal Vescovo che il Sacerdote pone sulla nostra fronte pronunciando la formula di rito: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”.

Naturalmente occorre arrivare a celebrare la Cresima pronti, consapevoli dell’importanza di questo dono che andiamo a ricevere. Occorre essere stati battezzati, essere senza peccato, in stato di grazia, e adeguatamente istruiti riguardo al significato del sacramento stesso. Il Catechismo è fondamentale, in questo passaggio della vita del fedele, come lo è essere affiancati da una persona disposta a essere una guida e un sostegno per il cristiano che sta confermando il proprio ruolo e la propria condizione. Si tratta del Padrino o della Madrina, che devono accompagnare fisicamente il cresimando a ricevere il sacramento, e che, idealmente, devono restargli accanto giorno dopo giorno per sostenerlo nel suo cammino di vita e fede, per testimoniare la sua integrità e il suo comportamento corretto. Per fare questo Padrino o Madrina devono essere a loro volta esempi di fede e rettitudine, e condurre una vita conforme all’incarico che viene chiesto loro di sostenere. Il Canone 874 del Codice di Diritto Canonico indica in modo chiaro e preciso le caratteristiche che queste figure devono rispecchiare, in particolare riguardo alla loro situazione matrimoniale (non possono fungere da Padrino o Madrina uomini e donne divorziati, sposati solo civilmente o che convivono) e riguardo al loro percorso di vita e di fede.

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La cosa più difficile riguardo alla Confermazione, o Cresima, è proprio far capire ai ragazzi l’importanza che questo sacramento riveste nella loro esistenza umana e spirituale. Con i bambini che si approssimano alla Prima comunione è più facile, sono più malleabile e disposti a lasciarsi condurre, più semplici e diretti nel loro modo di accostarsi al Catechismo. Cionondimeno è importante educare i futuri cresimandi, prepararli a questo passo, e soprattutto far comprendere a loro e alle loro famiglie quanto sia necessario che il Sacramento venga ricevuto nell’età stabilita, non rimandato a una futura necessità. La Cresima è già di per sé assolutamente necessaria per vivere in pienezza di fede e maturare come cristiani!

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Cosa regalare per la Cresima

La solennità e l’importanza di questo passo vengono sottolineati anche dai doni abitualmente riservati ai giovani cresimandi. Doni preziosi, speciali, di grande valore non solo spirituale, ma spesso anche intrinseco. Spesso la Cresima è occasione per fare dono al ragazzo o alla ragazza di un crocifisso d’argento o d’oro, che poi li accompagnerà per tutta la vita, di una medaglietta preziosa da indossare ogni giorno, e ancora braccialetti, rosari, spille a forma di colomba, simbolo di salvezza.

Un’alternativa valida può essere un libro sacro, magari una copia della Bibbia, in un’edizione pregiata, raffinata. Anche in questo caso si tratterà di un libro che il giovane fedele conserverà per tutta la vita, che lo seguirà nel suo percorso umano e spirituale. L’unicità di questo evento emerge anche dalla cura con cui vengono scelte le bomboniere sacre che verranno donate agli ospiti, come ricordo per questa giornata unica e speciale, vere e proprie idee regalo originali, magari realizzate artigianalmente. Ne esistono di tutti i tipi e le fogge, dalle cornici ai quadretti, ai soprammobili devozionali, in legno, resina, argento, decorati con simboli sacri e preziose incisioni. Ma anche crocifissi, colombe in argilla, piccole icone, penne stilografiche cesellate, pergamene.