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Se pensiamo al Natale, la prima immagine che si forma nella nostra mente è molto probabilmente quella di un abete decorato di luci brillanti e addobbi colorati, pieno di gingilli delicatissimi e luccicanti, di festoni d’oro e d’argento, di nastri rossi, e incoronato da un puntale appuntito o a forma di stella.
L’albero di Natale è forse il simbolo più famoso e celebrato delle Festività, un simbolo intorno al quale si raccolgono le aspirazioni e le speranze di uomini e donne appartenenti a culture e religioni diverse. Un simbolo di luce, di calore, di comunione, che travalica il significato religioso, abbracciando la sfera dell’emozione, dell’umanità. Anche quando mancano mesi al Natale, il pensiero dell’albero addobbato riesce a riscaldare il cuore più arido e a innalzare lo spirito più distratto, facendo emergere in ciascuno un calore buono che palpita nel fondo dell’anima anche quando non ce ne ricordiamo.
Ma le origini di questo simbolo sono più antiche e complesse di quanto si possa credere a un esame superficiale, e l’usanza di porlo nelle nostre case e decorarlo ha radici profonde.
Le origini dell’Albero di Natale
L’albero, inteso come simbolo di vita, o, in certi casi, di morte, era diffuso in molte culture, anche prima della nascita del cristianesimo. Basti ricordare che il Natale coincide quasi perfettamente con l’antica festa pagana del Solstizio d’inverno, considerata dagli antichi il momento dell’anno in cui il sole rinasce.
Questa festa veniva celebrata tra oriente e occidente con innumerevoli varianti, e uno dei simboli ricorrenti in queste cerimonie è sempre stato l’albero, considerato in molte culture simbolo della vita. Alberi e boschi sacri ricorrono in tutte le mitologie e sono al centro di moltissimi riti pagani. Nel folklore germanico si credeva che il centro del mondo fosse occupato da un gigantesco frassino, emblema del bene e del male.
I druidi consideravano i sempreverdi simbolo di lunga vita, dal momento che rimanevano sempre rigogliosi e verdi anche durante l’inverno. Nel corso delle loro feste li ornavano o li bruciavano come sacrificio propiziatorio.
Questi antichi riti nordici in epoca medievale si fusero con credenze cristiane. Celebrazioni che implicavano la presenza scenica di un albero, e che raccontavano le vicende legate alla cacciata di Adamo ed Eva dall’Eden, iniziarono a diffondersi nelle piazze e nei sagrati del nord Europa. Ben presto l’albero dell’Eden, simbolo del peccato originale, che in esse veniva mostrato, si trasformò nel simbolo del sacrificio di Gesù e della rinascita dell’umanità. La stessa croce di Cristo venne paragonata a un albero dal quale nascevano frutti preziosi si speranza e salvezza.
Grandi alberi iniziarono a essere eretti nelle piazze dei villaggi e delle città del nord Europa, in concomitanza con le feste natalizie, e addobbati con frutta secca, mele, decorazioni di carta. Rami beneauguranti venivano portati anche all’interno delle case e ugualmente decorati con fiori di carta, ninnoli, dolci. Inizialmente si trattava di alberi da frutto, che portavano con sé anche un significato di abbondanza, ma col tempo prese piede l’usanza di utilizzare l’abete, molto caro al folklore tedesco, un magico sempreverde reso tale da Gesù, dopo che l’albero lo aveva nascosto tra i propri rami per farlo sfuggire ai nemici. Col tempo l’usanza di addobbare gli abeti si diffuse anche nel resto d’Europa e in tutto il mondo cattolico. Ai frutti e ai fiori di carta vennero sostituiti ghirlande, nastri, candele, e, successivamente, delicati addobbi di vetro soffiato e ninnoli.
Ormai è raro, in occasione delle feste di Natale, non trovare un albero anche piccolo in ogni casa, per non parlare di quelli che decorano, a migliaia, le nostre città. Ma qual è il modo giusto per decorare l’albero di Natale?
Premesso che non esiste un modo univoco, e che ciascuno dovrebbe scegliere quello che gli è più congeniale, per realizzare un albero di Natale vicino alla propria esperienza, alla propria famiglia, esiste qualche regola oggettiva che può aiutarci.
Albero vero o finto?
Intanto è importante la scelta dell’albero, dal momento che esso fungerà da sostegno per tutti gli addobbi e arrederà la nostra casa durante tutto l’arco delle festività.
Se da un lato l’abete vero, vivo, conferisce un’atmosfera più suggestiva alla casa, diffondendo, oltre alla bellezza dei suoi rami fronzuti e verdi, anche un profumo naturale inimitabile, dall’altro è giusto pensare al fatto che, a causa del riscaldamento, la stragrande maggioranza degli abeti veri non sopravvivono alle feste e sono destinati ad essere buttati una volta passata l’Epifania. Un vero peccato, per gli amanti della natura e per chi vuole portare rispetto all’ambiente. Inoltre gli alberi veri perdono gli aghi, sporcando il pavimento e rappresentando anche un rischio per animali e bambini piccoli.
Certo, l’albero artificiale può dare un’idea di freddezza, senza contare che, a volte, viene realizzato con materiali tossici, che possono contaminare la casa. D’altra parte, sopporta meglio qualsiasi tipo di addobbo, senza ‘soffrire’, e non è necessario ricomprarlo nuovo ogni anno.
Una scelta difficile, dunque, e assolutamente soggettiva.
Che sia vero o finto, la cosa importante è che l’albero abbia una bella forma, con rami simmetrici, posti a una distanza regolare. Se l’albero è finto i rami dovranno essere flessibili e non deformarsi. Se l’albero è vero, naturalmente avrà bisogno di essere posto in un vaso adeguato e innaffiato regolarmente.
Luci natalizie per l’albero: alcuni consigli
Una volta posizionato l’albero si passa alla scelta e alla disposizione delle luci natalizie.
- La prima cosa da fare con le luci è… provarle. Meglio scoprire subito se non funzionano, prima di aver faticato per disporle ad arte sul nostro albero! Assicuratevi che la spina sia integra e che non ci siano lampadine bruciate o fili scoperti.
- Anche per la scelta delle luci e la modalità di decorazione non esistono regole univoche. Alcuni preferiscono disporre le luci a spirale, avvolgendo completamente l’albero dalla punta alla base, o farle scendere a zig zag.
- Ricordiamoci sempre che le spine elettriche devono essere vicine alla presa di corrente, possibilmente senza che i fili pendano sotto l’albero o risultino troppo visibili. Una ciabatta o una multi-presa ci permetteranno di accendere o spegnere le luci in una volta sola e in assoluta sicurezza.
- La sommità dell’albero dovrà essere ben illuminata, per dare rilievo al puntale o alla decorazione che metteremo in cima.
- Le luci vanno distribuite sia nella parte interna dell’albero, sia in quella esterna, per non lasciare zone d’ombra. La cosa migliore da fare è effettuare questa operazione con i fili di luce già attaccati alla corrente, in modo da poter vedere man mano l’effetto che si viene a creare.
- Il filo dovrà essere il più possibile nascosto, magari con l’ausilio di festoni, ghirlande, collane e fili argentati o dorati.
- Le luci natalizie per l’albero sono l’elemento che rende l’albero più ricco e splendente. Per questo motivo, negli ultimi anni, ha preso piede l’utilizzo di alberi, ovviamente finti, pre-illuminati, che garantiscono una buona base luminosa su cui sarà poi sufficiente disporre gli addobbi preferiti.
- Un’altra cosa da considerare sono le dimensioni delle luci e i loro colori. Se avete scelto uno schema di colore per dare al vostro albero uniformità ed eleganza, anche le luci dovranno tenerne conto. Meglio non mescolare troppi colori, per evitare un’accozzaglia di forme ed effetti. Si può scegliere un colore di base per le luci, magari utilizzando lampadine di dimensione maggiore, e poi creare giochi con colori diversi, con lucine più piccole. In generale le luci piccole conferiscono maggior eleganza all’albero, in particolare se sono bianche, perché non cozzano troppo coi colori degli addobbi. Si possono utilizzare luci opache o brillanti, fili di lucine collegati con effetti sonori e intermittenze. La cosa importante è disporle in modo da non formare zone vuote o agglomerati eccessivi.
Festoni, ghirlande e fiocchi
Dopo le luci è la volta dei festoni. Ce ne sono di ogni tipo e ogni materiale, dalla carta al pvc, a forma di cristalli di ghiaccio, di collane di perle, di pop corn. Molto diffusi e intramontabili i festoni metallici d’oro e d’argento, i nastri colorati, le ghirlande di fiori e di campanelli. Come nel caso delle luci, anche i festoni e le ghirlande devono essere disposti in modo da non lasciare spazi vuoti, per creare un bell’equilibrio visivo nell’albero. Inoltre, quando necessario, bisogna nascondere gancetti e supporti metallici e in plastica.
Decorazione che ricadono da tutte le parti erano in auge anni fa, e rischiano di appesantire un po’l’albero, ma in realtà sono sempre attuali. In alternativa si può attendere la fine per disporre i festoni, dopo che avremo già messo gli addobbi, e conservarli solo per dare un tocco in più.
Gli addobbi natalizi per la casa
Ogni casa, ogni famiglia, ha in cantina o in soffitta una o più scatole colme di decori natalizi per la casa. Si tratta di oggetti che si tramandano di padre in figlio, di generazione in generazione, utilizzati e poi riposti un Natale dopo l’altro, sopravvissuti a mani maldestre, gatti esuberanti, manine curiose, traslochi. Portare in casa quelle scatole e aprirle è uno dei momenti più emozionanti della decorazione dell’albero. Permette a noi e ai nostri cari di ripercorrere infiniti ricordi che, per il resto dell’anno, rimangono confinati in zone remote dell’anima, proprio come quegli addobbi dalla lunga storia.
Forse riutilizzare anno dopo anno gingilli datati non è per tutti, ma essi infondono all’albero di Natale un sapore unico e arricchiscono la casa di un’atmosfera che nessun decoro nuovo, per quanto bello e luccicante, potrà mai imitare.
Premesso questo, che siano vecchi o nuovi di zecca, anche gli addobbi dipendono in larga parte dallo stile e dal gusto di ciascuno.
In generale è consigliabile mettere gli addobbi più piccoli nella parte alta dell’albero, dove i rami sono più corti e radi, o comunque disporli sulle punte dei rami stessi, lasciando i decori più voluminosi per la parte interna. Metterli in alto proteggerà anche i ninnoli più preziosi da bambini piccoli o animali, che potrebbero trovarli irresistibili! Sempre riguardo agli addobbi più delicati, quando non vengono utilizzati sarebbe meglio conservarli in una scatola speciale, per accertarsi che non si rompano.
Gli addobbi possono essere di vario tipo e materiale: palline di vetro soffiato, terracotta o plastica, fiocchi di carta o stoffa, ninnoli di legno a forma di renna o altri animaletti, angeli di cristallo, pupazzetti di Babbo Natale in stoffa o resina, e così via. Alcuni decori sono vere e proprie piccole opere d’arte, realizzate a mano da artigiani specializzati nella lavorazione del legno, del vetro, del metallo, della terracotta.
Molte persone scelgono di decorare il proprio albero di Natale con biscotti e dolci, con fiori e frutta secca, come avveniva nel Medioevo, o magari con decori realizzati in casa, con stoffa, Fimo, pasta di sale. Gli ornamenti non dovranno essere necessariamente a tema natalizio, la cosa importante è che abbiano un significato per chi li pone sull’albero.
Nel distribuire gli addobbi sull’albero è importante mantenere un equilibrio cromatico e di volumi efficace: evitare gli agglomerati eccessivi o l’accostamento di colori che non stanno bene insieme. Va ricordato anche che non c’è bisogno di caricare l’albero di Natale fino all’eccesso: si può realizzare un albero bello e di atmosfera anche con pochi addobbi mirati e ben coordinati insieme. Anche in questo caso dipende tutto dal gusto e dalla sensibilità personale.
Il puntale
Il puntale, ovvero l’addobbo che ornerà la punta del vostro albero di Natale, è l’ultimo tocco per creare un’atmosfera natalizia davvero perfetta. Solitamente viene posto in cima all’albero alla fine, dopo che le luci, i festoni e gli addobbi sono stati sistemati, ma non per questo è meno importante. Anzi! Sarà il primo elemento che si noterà, quando poserete gli occhi sul vostro albero, quindi è necessario sia scelto con cura.
Tradizionalmente viene scelto un ornamento a forma di guglia, nel quale viene infilata la punta dell’abete. Solitamente questi puntali sono dorati o argentati, decorati con intarsi e sbalzi, ornati di pietre luccicanti o, nei casi più costosi, di cristalli. Possono essere di vetro soffiato, metallo, pvc, ornati con pizzo, filigrana o glitter luccicanti.
Ma i puntali non sono l’unica opzione. Per decorare la punta dell’albero di Natale si può scegliere una stella, un addobbo a forma di angelo o fiocco di neve, perfino una croce dorata. Spesso la base dell’addobbo è ulteriormente arricchita con agrifoglio o pungitopo o ancora da festoni colorati.