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Cosa si celebra nel giorno dedicato ai Santi Innocenti

Cosa si celebra nel giorno dedicato ai Santi Innocenti

I Santi innocenti sono i bambini trucidati per ordine di Erode, che sperava così di eliminare il piccolo Gesù. Primi martiri della Chiesa cattolica, sono ricordati ancora oggi

La vita di Gesù è nota principalmente attraverso i Vangeli canonici, ma ci sono periodi della Sua esistenza di cui non sappiamo nulla. Questi “anni oscuri” non sono caratterizzati da eventi rilevanti, motivo per cui i Vangeli non ne parlano. Per colmare queste lacune, testi apocrifi e studi successivi hanno provato a raccontare i cosiddetti anni del silenzio di Gesù, tra la sua infanzia e l’inizio del Suo ministero. Ancora oggi, studiosi e ricercatori analizzano fonti storiche, leggende e resoconti per cercare di ricostruire questo periodo poco documentato. Ma c’è un episodio legato all’infanzia di Gesù, appena successivo alla Natività, che compare in un solo Vangelo canonico, e che in certo senso chiude, in modo oltremodo drammatico, la prima parte della Sua vita: parliamo della Strage degli innocenti.

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Si tratta di un episodio narrato nel Vangelo di Matteo (Matteo 2,1-16), secondo il quale il re Erode il Grande, dopo aver appreso della nascita di Gesù dai Magi, ordinò l’uccisione di tutti i bambini maschi di Betlemme di età inferiore ai due anni, per timore che il profetizzato re dei Giudei minacciasse il suo potere. Ma la famiglia di Gesù fuggì in Egitto avvertita da un angelo. Questo evento è ricordato dalla Chiesa cattolica il 28 dicembre, nel giorno dei Santi Innocenti, e i bambini di Betlemme sono stati riconosciuti come primi martiri del Cristianesimo. La Strage degli Innocenti è vista ancora oggi come un simbolo di oppressione e violenza verso i più vulnerabili, e nei secoli ha ispirato molte opere d’arte, riflessioni e commemorazioni liturgiche.

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Chi sono i Santi Innocenti

Nel Vangelo secondo Matteo leggiamo di come, subito dopo la nascita di Gesù, alcuni magi arrivarono a Gerusalemme chiedendo del re dei Giudei appena nato. Il re Erode, allarmato, chiese ai sommi sacerdoti dove sarebbe nato il Messia, ricevendo conferma che le profezie indicavano Betlemme. Erode chiese ai magi di trovare il bambino e di informarlo, fingendo di volerlo adorare, ma, trovato il piccolo e avvertiti in sogno, i magi decisero di non tornare da Erode, e un angelo consigliò a Giuseppe di fuggire in Egitto con la sua famiglia. Sentendosi minacciato, Erode ordinò l’uccisione di tutti i bambini maschi di Betlemme sotto i due anni, realizzando così una profezia del profeta Geremia.

Come molti episodi biblici, la Strage degli Innocenti è stata oggetto di dibattito sulla sua veridicità storica. Fonti storiche confermano la crudeltà di Erode, noto per aver ucciso anche membri della propria famiglia per proteggere il proprio potere. È quindi plausibile che abbia ordinato il massacro dei neonati di Betlemme. Tuttavia, alcuni studiosi ipotizzano che la storia abbia un significato simbolico, collegando la nascita di Gesù a quella di Mosè.

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Nella tradizione cristiana occidentale, le piccole vittime trucidate nell’episodio noto come il massacro degli Innocenti, voluto dalla crudeltà di Erode, sono diventate nel tempo il simbolo di tutte le vittime innocenti dell’ingiustizia e dei giochi di potere che dominano da secoli la storia del mondo. I Santi Innocenti sono i bambini di Betlemme, considerati i primi martiri, anche se non consapevolmente, poiché hanno perso la vita al posto di Gesù senza poter avere voce in capitolo. Questo ne fa simboli di purezza e innocenza. Ma questa festività a loro dedicata richiama anche l’attenzione su tutti coloro che, come i bambini, non hanno voce per difendersi, e invita a riflettere sull’obbligo morale di proteggere gli innocenti, specialmente in un mondo dove la violenza e l’ingiustizia sono così diffuse. I bambini che oggi vivono in zone di guerra, o sono vittime di violenza e abusi, costretti a fuggire dalle loro case, sfruttati da uomini senza scrupoli, sono i discendenti dei neonati di Betlemme strappati all’abbraccio delle loro madri disperate, uccisi senza sapere il perché, come troppo spesso accade nelle città bombardate, o durante i viaggi disperati alla ricerca di una mondo migliore. La festa dei Santi innocenti martiri diventa così occasione per campagne di sensibilizzazione a favore dei diritti dei bambini e della lotta contro le violenze che ancora colpiscono i più vulnerabili in molte parti del mondo. In un’epoca in cui i bambini continuano a essere vittime di guerre, traffico umano e abusi, il ricordo dei Santi Innocenti invita tutti a impegnarsi per un mondo più giusto e protettivo verso l’infanzia.

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Festa dei Santi Innocenti

La Festa dei Santi Innocenti è parte dell’Ottava di Natale, che onora coloro che furono particolarmente vicini a Cristo, i Comites Christi.
Fin dal V secolo d.C. la chiesa ha commemorato i Santi martiri innocenti con la solennità del Die sanctorum Innocentium, con Messe speciali e preghiere. In passato, il colore nero dei paramenti liturgici, solitamente usato per il lutto, simboleggiava il dolore per la perdita di vite innocenti.
In molte culture, soprattutto in Spagna e nei paesi dell’America Latina, il 28 dicembre è simile al nostro Primo d’Aprile, ed è noto come Día de los Santos Inocentes. In questo giorno, le persone fanno scherzi e burle, chiamate inocentadas, e, una volta svelato lo scherzo, si esclama ¡Inocente!
Anche in Italia, specialmente nel Sud, erano presenti tradizioni di scherzi e giochi legati a questa giornata, che con il tempo si sono attenuate. Esistono chiese cattoliche dedicate ai Santi Innocenti Martiri, dove ancora oggi si celebrano Messe di suffragio in loro memoria e per ricordare tutti i martiri innocenti dei secoli successivi. Questo tragico evento ha ispirato numerose opere d’arte nel corso dei secoli, tra cui dipinti di grandi artisti come Giotto, Guido Reni e Rubens, che hanno interpretato questo evento biblico con grande drammaticità e intensità emotiva.

Preghiera ai Santi Innocenti

O Santi Innocenti, primizie della Cattolica Chiesa,
che continuamente lodate, e contemplate il Divino Immacolato Agnello,
e sempre cantate nuovi cantici dinanzi al trono dell’Altissimo,
ottenetemi vi prego una vita innocente,
una contrizione perfetta, e un dolore immenso dei miei peccati,
e una retta e pura intenzione in tutti i miei pensieri, parole ed opere,
a ciò mi conservi nella grazia di Dio, e sia poi vostro compagno in quella gloria immortale,
che vi siete acquistata con lo spargimento del vostro sangue innocente.
Così sia. Amen.