Icona antica russa Quadripartita con Crocifissione XIX secolo 35x32 cm

Modello: IC004152
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Icona antica russa Quadripartita con Crocifissione del XIX secolo di dimensioni 35,5x31x2 cm.
Icona Quadripartita con quattro vicende raffigurate dai seguenti titoli: "Addolcimento dei cuori Malvagi", "Consola la mia pena", "la Speranza dei peccatori" e "Colei che ricerca i perduti".
Ne l'Addolcimento dei cuori Malvagi troviamo un'interpretazione della profezia del Profeta Simeone che forma diverse icone simboliche della Vergine le quali ricorrono alla preghiera per invocare l'addolcimento del...



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Informazioni e Caratteristiche

Icona antica russa Quadripartita con Crocifissione del XIX secolo di dimensioni 35,5x31x2 cm.
Icona Quadripartita con quattro vicende raffigurate dai seguenti titoli: "Addolcimento dei cuori Malvagi", "Consola la mia pena", "la Speranza dei peccatori" e "Colei che ricerca i perduti".
Ne l'Addolcimento dei cuori Malvagi troviamo un'interpretazione della profezia del Profeta Simeone che forma diverse icone simboliche della Vergine le quali ricorrono alla preghiera per invocare l'addolcimento del cuore e facilitare la sofferenza fisica e mentale. L’ icona è rappresentata iconograficamente con sei spade nel suo cuore ed una centrale verso il basso, da non confondere con la tipologia mariana “La Madre di Dio delle sette spade” . Il numero sette nella scrittura di solito la completezza o ridondanza , ma in questo caso si riferisce alla completezza e all'immensità del dolore, della Madre di Dio durante la sua vita terrena. La celebrazione di questa immagine è la settimana di tutti i santi giorni (prima domenica dopo la Trinità).
In "Consola la mia pena" troviamo espressa l'intima sofferenza di Maria che, sul Golgota, vede morire ingiustamente il suo unico figlio e rivive il dolore profondo nei lunghi anni di solitudine e abbandono a seguire finché assunta in cielo non riceve nella Dormizione la consolazione alla sua pena. difatti nell'icona è rappresentata come colei che sa farsi carico delle sofferenze dell'Umanità, raffigurata in posa con la mano destra alla tempia triste e pensierosa con il Cristo che le fluttua liberamente nel manto senza il sostegno abituale del braccio in una dimensione incorporea.
Troviamo nel cartiglio la scritta "Giudicate secondo giustizia, operate con misericordia e magnanimità". Il nome dell’icona deriva dalla quinta strofa dell’inno Akathistos “Consola la pena della mia anima”.
In "La Speranza dei peccatori" le particolarità più importanti sono la figura della Madre di Dio a mezzobusto, la posizione del Bambino che sta in piedi sulle ginocchia della Madre e la abbraccia con la mano destra, la guancia del Bambino che tocca quella della Madre e le mani della Madonna con le dita incrociate.
Il nome dell'icona è legato al racconto della "Penitenza di Teofilo" il quale pregando davanti all'immagine della Madre di Dio la chiamò "La Speranza dei peccatori".
Provenienza: Mosca (Russia),
Note: restaurate solo le aureole,
Epoca: metà XIX secolo,
Dimensioni: 30x28,8x2,7 cm,
Materiali: legno - levkas, tempera all'uovo.
L'icona è munita di certificato di garanzia e originalità, con perizia redatta dagli esperti del Ministero dei Beni Culturali della Russia, e documenti di esportazione.

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