Icona russa antica Roveto Ardente inizio XX secolo 30x25 cm

Icona russa Roveto Ardente dipinta a mano, epoca XX secolo.
L'icona della Madre di Dio detta 'Roveto ardente' deve il suo nome al noto miracolo testimoniato da Mosè nel Vecchio Testamento.
Nel III capitolo dell'Esodo, Dio chiama Mosè sul monte Oreb, dal mezzo di un cespuglio che bruciava a fuoco vivo, ma senza mai consumarsi. Egli sentì la voce di Dio che gli comunica l'incarico di salvare gli Ebrei dalla schiavitù in Egitto.
In quella occasione Dio confida a Mosè il suo nome, 'Io sono Colui che sono' (Esodo 3.14).
Secondo la Chiesa, le fiamme che Mosè vide erano di fatto la Gloria di Dio fatta luce, e preannunciatrice della trasfigurazione di Gesù, ecco perché il cespuglio non si poteva mai consumare.
Il miracolo del Cespuglio ardente consiste quindi in una prefigurazione della nascita di Gesù dalla Vergine Maria.
Si ritiene quindi, che le fiamme che Mosè vide erano di fatto manifestazione l'integrità della Madre di Dio, ecco perché il cespuglio non si consumava mai e rimaneva intatto.
L'interpretazione in chiave cristologica e mariana vede nel fuoco il simbolo della divinità e nel Roveto il simbolo dell'umanità, si ha quindi una prefigurazione dell'Incarnazione di Cristo per mezzo di Maria.
Maria stessa, strumento e luogo dell'Incarnazione, non solo non fu annientata dal contatto con la Divinità, ma conservò anche la sua verginità.
Il roveto così divenne un simbolo e un nome di Maria Vergine.
La tavola di 35x31 cm appartiene al periodo della Russia zarista, 1900 circa, realizzato con legno levkas e dipinto a mano dai maestri pittori su foglia oro.
L'icona è corredata di certificato di autenticità.